RICERCA DIPARTIMENTALE
La missione del Dipartimento sul piano della ricerca si è sviluppata negli ultimi anni in coerenza con una politica culturale tesa a cogliere le complessità del reale, in particolare quelle esibite:
- dall'avanzamento delle nuove tecnologie, e quindi dalla necessità per i giuristi di riflettere, nei propri approcci metodologici e nella selezione dei temi di ricerca, il dialogo tra tecnica e diritto;
- dall'intensificarsi del respiro internazionale e sovranazionale delle relazioni entro le quali promuovere la ricerca;
- dalla vocazione interdisciplinare degli approcci e dei temi da indagare.
L'articolazione della ricerca dipartimentale riflette un peculiare dato organizzativo, consistente nel carattere articolato del personale docente incardinato. I professori del Dipartimento di Giurisprudenza afferiscono, infatti, a SSD eterogenei: prevalentemente di area 12 (Scienze giuridiche, per un totale di venti SSD), ma anche di area 13 (Scienze economiche e statistiche, in totale tre SSD), nonché di area 14 (Scienze politiche e sociali, un unico SSD).
La vocazione interdisciplinare del Dipartimento è riflessa anche nella fisionomia dei tre corsi di dottorato di ricerca attivi: tutti, pur muovendo da una precisa connotazione giuridico-culturale, data dal profilo verso cui ciascuno è orientato – quello pubblicistico nel Dottorato in "Diritto dell'Economia", quello privatistico nel Dottorato in "Diritto delle persone, delle imprese e dei mercati", quello storico nel Dottorato in "Diritti Umani. Teoria, Storia e Prassi" – si fondano su un approccio multidisciplinare e trasversale al metodo e agli strumenti di ricerca dei settori coinvolti nel corso di studi dottorali.
Sulla base di siffatte premesse, la prospettiva nella quale si è mossa la politica dipartimentale degli ultimi anni è il risultato della sinergia fra più assi di intervento:
- quello rivolto alla cura e all'incremento della produttività scientifica;
- quello teso a coltivare una stretta relazione tra ricerca e didattica e il potenziamento dei percorsi di formazione alla ricerca;
- quello finalizzato ad aumentare la capacità di attrazione di fondi per la ricerca, e a promuovere altresì forme di collaborazione e occasioni di partecipazione a consorzi di ricerca, coltivando in questo modo sia l'apertura alla dimensione internazionale sia il dialogo con il mondo esterno, in coerenza con gli obiettivi statutari di Ateneo e, più specificamente, in quelli individuati nel Piano Strategico di Ateneo 2021-2023 (promozione delle forme di collaborazione con soggetti nazionali ed internazionali, pubblici e privati, come strumento per contribuire allo sviluppo della cultura, del benessere sociale ed economico e del livello produttivo del Paese).